COPPA ITALIA – SEMIFINALE – SAMB VS CATANIA

A 1 minuto dalla fine dell’incontro arriva la doccia fredda per i rossoblu targata Rodrigo. I 4 arbitri commettono un grave errore tecnico non permettendo a Juninho di tirare un calcio di punizione decisivo.

Sambenedettese-CATANIA 0-1 (0-0, 0-0, 0-1)
Sambenedettese: Carotenuto, Leghissa, Pastore, Giordano, Di Maio, Soria, Niccolini, Bruno Novo, Marrazza, Addarii, Juninho, Comello. Tutto. . Di Lorenzo 
Catania: Del Mestre, Gabriel, Fred, Franceschini, Platania, Godino, Bosco, Be Martins, Rodrigo, Zurlo, Vitale. Tutto. Soares. 
Arbitri:. Matticoli di Isernia, Cecchin di Bassano del Grappa 
Reti: 11. ‘tt Rodrigo (C) 
Note: Ammoniti: Platania, Fred (C), Jordan, Carotenuto (S)

Splende il sole al calcio d’inizio dell’ultima semifinale nel programma nella terza giornata di gare della Coppa Italia Enel a San Benedetto del Tronto.

Parte forte la Sambenedettese con Bruno Novo e Juninho che arrivano alla conclusione ripetutamente, ma senza fortuna. Sono i padroni di casa a macinare gioco, ma il Catania tiene botta e risponde colpo su colpo. Prima del riposo però trema il palo della porta di Del Mestre colpito da un bolide di Jordan. La ripresa si apre con un’altra giocata di Bruno Novo che calcia al volo di destro ad incrociare, ma la palla si perde di poco sul fondo. La Samb gioca con maggiore convinzione, eppure non trova il varco giusto per passare al vantaggio. La formazione di Soares dimostra un’ottima organizzazione difensiva ma non riesce ad offendere. L’occasione migliore per i rossoazzurri capita sui piedi di Rodrigo che al 6 ‘ calcia deciso in porta ma Carotenuto compie un mezzo miracolo volando sotto l’incrocio dei pali. A questo punto la partita sembra cambiare verso, la formazione etnea prende fiducia e si guadagna un altro calcio di punizione interessante. Sul pallone va Zurlo che si vede deviare la conclusione sul palo da un attento Carotenuto. Ancora Catania al 9′ con una ripartenza bruciante di Fred, che mette il pallone sul piede di Bosco che, da solista davanti al portiere avversario, spedisce la sfera sul fondo. Lo stesso succede 1minuto quando Fred non inquadra la porta, quando tutti pensavano al primo gol della gara. Prima del fischio degli arbitri, la Samb ci prova con Soria che si tuffa letteralmente in superficie per deviare il pallone, ma i rossoazzurri non capitolano. Terzo tempo da brividi quello che vale l’accesso alla finalissima. Rodrigo e Giordania sugli scudi, poi Carotenuto compie un’errore che potrebbe risultare fatale ma ci mette subito una pezza rubando dai piedi di Fred la palla che gli consegna con un rinvio sbagliato. Al 9’ ci prova addirittura lo stesso portiere rossoblu che esce dalla propria della zona,  ma Del Mestre riesce ad intervenire con la punta delle dita. La svolta arriva ad 1 minuto dal termine quando tutto sembrava portare ai di tiri di Rigore: Platania si alza la palla dalla sua trequarti e esce deciso, Carotenuto devia in angolo e dagli sviluppi, Rodrigo pesca il jolly calciando di destro.Esplode la gioia della formazione etnea, mentre i padroni di casa si gettano nello sconforto perchè non potranno domani, difendere il trofeo vinto lo scorso anno a Viareggio.

Da annotare un grave errore tecnico commesso ai danni della Samb dai 4 arbitri in campo. A  Juninho, entrato dalla panchina, non è stato concesso di calciare una punizione sul risultato di 0-0 a soli 2 minuti dalla fine della gara…chissà come sarebbe andata a finire!?!? Il club rossoblu comunque, per la grande sportività che l’ha sempre contraddistinto, non ha sporto ricorso.

“Davanti al nostro pubblico sempre folto e caloroso – ha commentato il Presidente Roberto Ciferni – è andata in scena una delle più belle pagine del beach soccer. Una gara memorabile che meritava un epilogo differente, ma che ci ha dato la consapevolezza della nostra forza. Sarebbe stata più equa la soluzione dei rigori, ma due episodi a noi sfavorevoli hanno indirizzato diversamente la gara “.

In foto Mister Di Lorenzo che non ha certo sfigurato nel suo primo confronto contro un santone del beach come Soares.