La Samb non muore mai: double Scudetto del cuore, in mezzo a tante difficoltà

Samb
Doppio Scudetto storico per la Samb

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Per essere il migliore devi battere i migliori”. L’Happy Car Samb si è presentata ufficialmente così alla città di San Benedetto, con uno slogan scelto ad hoc per una stagione in cui i rossoblù non partivano certamente con i favori del pronostico.

Tante le novità rispetto all’anno precedente, con gli addii dello storico capitano Bruno Novo, dello spagnolo Pablo Perez Gonzalez e della coppia viareggina Di Palma-Di Tullio. Al loro posto dentro i combattenti calabresi Miceli e Percia Montani, insieme al brasiliano campione di tutto “O Mago” Bernardo Botelho. La Coppa Italia di Alghero, però, è subito amara: eliminazione immeritata ai quarti contro Catania e bruttissimo infortunio al capitano Franco Palma, uno degli eroi del Settebello rossoblù messo k.o dal crack del ginocchio.

La Samb però non muore mai e riesce sempre a rinascere dalle difficoltà, proprio come una fenice: i ragazzi di mister Oliviero Di Lorenzo vincono praticamente tutte le partite della Poule Scudetto qualificandosi al primo posto alle finali tricolore, collezionando solo due passi falsi indolori contro Palazzolo e Viareggio. La scintilla decisiva scatta nella tappa di San Benedetto, con i rossoblù che alla vigilia perdono il bomber paraguaiano “El Bicho” Pedro Moran per una lussazione al gomito.

I rossoblù reagiscono ancora come un gruppo fortissimo e, spinti dalla bolgia della Globo Beach Arena Riviera delle Palme, trionfano anche nei big match contro Napoli e Catania, in una sfida bellissima trasmessa su Sky Sport (grande novità della stagione 2019).

Nell’ultima tappa prima delle finali, poi, arriva il primo traguardo meraviglioso: a Giugliano l’Happy Car Samb femminile del duo Di Lorenzo-Tamburrini, nata qualche settimana prima e all’esordio assoluto in Serie A, si laurea subito Campione d’Italia. Le guerriere rossoblù scrivono la storia, battendo le super favorite Lokrians e Terracina e portando a casa un tricolore inaspettato e indimenticabile, oltre alla qualificazione diretta alla prossima Champions League.

A San Benedetto scoppia la festa, ma c’è ancora un altro sogno da inseguire: il doppio tricolore femminile-maschile, mai riuscito a nessuno nel Beach Soccer italiano. La Samb vola così a Catania con il miracoloso recupero di Moran e, senza troppi fastidi, si sbarazza di Sicilia e Catanzaro nelle prime due partite. La finale Scudetto è di nuovo realtà per la terza volta consecutiva, ma di fronte ci sono gli eterni rivali del Viareggio, con il fenomeno Gori e i campioni verdeoro Bruno Xavier e Josè Lucas.

Capitan Pastore e compagni vanno sotto nel punteggio, ma quando tutto sembra finito ecco che il cuore Samb torna a battere fortissimo: il sambenedettese Addarii segna di nuovo in finale come nell’anno del Triplete, poi Moran e Jordan Soares ribaltano i bianconeri e fanno scattare l’apoteosi: “Il Polpo” (nominato miglior giocatore del campionato) esplode un bolide da piazzato a pochi secondi dal termine e segna il gol definitivo 6-5 battendo Carpita.

La Samb conquista così il nono trofeo della propria gloriosa storia (contando ovviamente il tricolore femminile) e si conferma un’altra volta sul tetto d’Italia. Un traguardo raggiunto tutti insieme come una grande famiglia, con un ringraziamento speciale a tutti i partner che hanno voluto condividere con la società questa cavalcata vincente.

“Per essere il migliore devi battere i migliori”… missione compiuta, come promesso! Forza Samb, Eles Não Sabem.